La bellezza del mare di un denso turchese, e la ricchezza dei fondali la rendono il luogo ideale per snorkeling, immersioni e gite al mare in famiglia.
Ma Tavolara è anche montagna, con il suo crinale montuoso che supera i 500 metri, è meta per i più avventurosi appassionati di trekking.
In bilico tra il suo bellissimo mare e le sue cime montuose, una gita a Tavolara è sempre un'esperienza indimenticabile!
L’isola si trova di fronte alla baia di Loiri Porto San Paolo, da cui dista solo tre chilometri. Il suo porticciolo, alla base della piccola lingua di terra dello Spalmatore, accoglie quotidianamente barche per turisti, che possono liberamente ormeggiarvi, nonostante in alcune parti sia riserva naturale integrale.
A livello regolamentare bisogna rifarsi a ciò che ha definito l’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta di Tavolara: il mare dell’isola è sotto protezione “media” (Zona B: Riserva Generale) per buona parte del suo perimetro, e nella sua estremità orientale è del tutto protetto (Zona C: Riserva Integrale).
Per i turisti non è un problema: l’area dello Spalmatore, con le calette più belle dell'isola e dove è permesso l'attracco, si trova in Zona C, ha quindi poche limitazioni.
L'isola offre un'esperienza memorabile: mare cristallino, del colore turchese tipico di questa zona della Sardegna, sovrastato da una "montagna quasi dolomitica". Appena attraccati alla Spiaggia Hermaea, si è accolti dai due storici ristoranti e dal bar in attività sull’isola. A sud si estende la lingua dorata della lunga Spiaggia di Chinelli, la più ampia dello Spalmatore.
Ma il vero spettacolo, immortalato ogni anno da migliaia di fotografie e selfie dei turiti, è rappresentato dall’istmo del Passetto.
Una lingua di sabbia bianca e impalpabile in mezzo al mare, oltre la quale si trova Punta Spalmatore.
Tavolara, anche se prevalentemente è una meta estiva del turismo balneare, è anche un luogo unico e particolarissimo perfetto per il trekking. In tutte le stagioni dell'anno è possibile seguire gli spettacolari sentieri che la percorrono e che conducono alle sue vette, a 500 metri sopra il livello del mare. Da lassù il panorama è incredibile e permette di avere una visuale molto ampia della Sardegna nord-orientale.
Si cammina tra fiori selvatici e arbusti spinosi, la tipica macchia selvaggia dell'isola.
Una particolarità della fauna di Tavolara: l'isola ospita la Berta
Minore, un grazioso uccello presente al mondo quasi esclusivamente in
questo piccolo paradiso.
Le caprette di Tavolara sono compagne gentili degli appassionati di trecking. La leggenda racconta che i denti delle caprette originarie fossero dorati perché si cibavano di elicriso.
Un'altra leggenda, questa è la tesi dei discendenti degli abitanti originari dell'isola, i Bertoleoni, narra che i Bertoleoni avessero ricevuto il titolo di regnanti dell'isola.
Anche se ad oggi questi documenti non sono ancora stati trovati, Tonino Bertoleoni, classe 1933, è il sovrano dell'isola di Tavolara, re di un minuscolo regno mai riconosciuto dallo Stato italiano ma che da queste parti quasi nessuno osa mettere in discussione.
Dal giardino e dalla terrazza di Villa Castànza si ha una visuale incredibile dell'isola di Tavolara, sembra quasi di toccarla.
A colazione, pranzo o al tramonto, sarete incantati dal mistero e dal fascino della sua bellezza e delle sue leggende, e potrete andare a perlustrare l'isola in giornata, raggiungendo Porto San Paolo in 15 minuti di macchina.
Da Porto San Paolo le gite e i traghetti per Tavolara sono attivi dalla fine di aprile al 30 ottobre.
Il viaggio dura circa 25 minuti.