La Cavalcata Sarda è la “festa della bellezza”, l’unica tra le tre grandi feste tradizionali sarde ad essere una festa laica, Sant’Efisio a Cagliari e la festa del Redentore a Nuoro sono infatti eventi reiligiosi.
Si narra che la sua prima edizione venne organizzata nel 1899, in occasione della visita in città del Re Umberto I e della Regina Margherita di Savoia, anche se probabilmente riprendeva una tradizione molto più antica e presente in epoca spagnola.
I suoni, i colori, le musiche e le danze, i gioielli, i costumi e i cavalli affascinano ogni anno adulti e bambini, e coinvolgono i tanti turisti internazionali che vengono per assistere a queste festa meravigliosa.
La Cavalcata Sarda è una festa dove ogni anno si incontrano oltre tremila costumi in rappresentanza dei comuni di tutta l’isola che offrono uno spettacolo indimenticabile, dando vita al più grande evento laico della Sardegna, una grande festa di primavera che si è meritata nell’ultimo secolo il titolo di “festa della bellezza”, proprio per la ricchezza e la maestosità che la caratterizzano.
Le sue radici storiche rimandano alle cavalcate per le vie della città inserite nell’ambito dei festeggiamenti organizzati in onore dei regnanti, come quella del 1711 in onore di Carlo III vincitore su Filippo V.
Le prime edizioni moderne della Cavalcata Sarda si svolsero in occasione della presenza in città di personaggi illustri: nel 1899 per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II in Piazza d’Italia, alla presenza del re Umberto I e della regina Margherita di Savoia, alla quale parteciparono in gran numero gruppi in costume provenienti quasi esclusivamente dalla provincia di Sassari. Sono da ricordare anche le edizioni del 1929 e del 1939, organizzate in occasione della visita di esponenti della casa reale.
La mattina della domenica ha luogo la sfilata dei costumi e dei cavalieri nelle vie del centro cittadino, lungo un percorso di circa due chilometri. I figuranti in costume seguiti dalle coppie a cavallo rendono omaggio agli spettatori e alle autorità offrendo i prodotti tipici sardi: pani, dolci, primizie locali. Un imponente corteo di oltre trecento cavalieri provenienti da tutta la Sardegna chiude la sfilata.
Il primo pomeriggio è dedicato alle pariglie, manifestazioni equestri nelle quali i più coraggiosi cavalieri sardi si esibiscono in spettacolari acrobazie sui cavalli in corsa all’ippodromo Pinna, dando prova di bravura e abilità.
La manifestazione è accompagnata dalla Rassegna dei canti e delle danze tradizionali della Sardegna, durante la quale i gruppi folkloristici isolani si esibiscono proponendo un vasto repertorio musicale e coreografico.
In Piazza d’Italia i suoni delle launeddas, i canti a tenores e a fisarmonica e l’organetto chiudono la festa, in un’atmosfera unica e indimenticabile.
La sfilata partirà alle ore 09:00 da corso Cossiga e proseguirà nelle vie del centro (emiciclo Garibaldi, via Brigata Sassari, via Cagliari, portici Borgone e Crispo, piazza d’Italia) fino a via Roma, angolo via Asproni.
In piazza d’Italia saranno posizionate le tribune e sarà presente uno speaker in lingua italiana e inglese
Diversamente abili: in via Roma, di fronte al Tribunale, sarà presente una postazione riservata alle persone con ridotte o impedite capacità motorie che potranno accedere con un accompagnatore.
In caso di difficoltà o eccessivo caldo, sarà distribuita gratuitamente acqua potabile nei punti di fornitura situati all’emiciclo Garibaldi e in via Roma.